L’incessante ricerca dell’uomo

Come sono fatti gli altri? Che cosa sono gli altri?

I filosofi dovevano rispondere a questa domanda. Ed è la domanda alla quale non hanno mai risposto in modo soddisfacente. È la domanda alla quale è stato risposto in modo soddisfacente in Scientology.
– L. Ron Hubbard

Dramma straordinario recitato da migliaia di anni, la lunga ricerca dell’Uomo per scoprire il mistero dell’“altra persona” – e quindi conoscere se stesso – ha trovato la propria espressione non solo nella filosofia e nella religione, ma persino nella guerra e nella conquista.

Malgrado l’intensità cruciale di tale ricerca, o forse proprio a causa sua, il suo continuo fallimento nel corso dei secoli ha accumulato problemi sempre più gravi per l’Uomo. Quindi, disperato, egli ha infine abbandonato del tutto la ricerca… nel 1879, per la precisione. Nel vuoto di tale fallimento si è insinuata una teoria nuova e letale. Specificamente, una teoria secondo cui “l’altra persona” non è altro che un aggregato di cervello, sangue e nervi, un meccanismo a stimolo-risposta che reagisce al proprio ambiente, ma che è incapace di padroneggiarlo. Man mano che tale concetto prendeva piede, il rispetto dimostrato ad ogni individuo diminuiva e, con esso, diminuivano il senso dell’onore e lo scopo del consorzio umano.

Interpretando questa notevole serie di avvenimenti, Ron non solo spiega perché l’epica ricerca dell’Uomo sia fallita tanto a lungo, ma rivela anche l’elemento mancante che ha infine portato al successo ed ha risolto il mistero dell’“altra persona”. Oggi è infatti possibile sapere la verità sui nostri simili e, di conseguenza, arrivare a capire noi stessi. Ciò che tale conoscenza fa prevedere, sia per l’individuo che per l’Umanità, è non solo il ritrovamento del rispetto, dell’onore e di uno scopo, ma anche un livello di successo che supera qualsiasi cosa si sia potuta conseguire in precedenza.